Bambini cardiopatici – aggiornamento di settembre 2017

A metà luglio Fabio e Maria sono partiti da Malpensa per riaccompagnare a casa Hélia e Mila, ormai in forma smagliante dopo l’operazione. Inutile dire le lacrime di commozione versate da tutti alla partenza e all’arrivo a Bissau…

I nostri due volonatri Maria sono rimasti in Guinea poco più di una settimana e hanno utilizzato questo tempo per raccogliere informazioni utili per i prossimi bimbi da far operare in Italia. Internet ha facilitato molto la comunicazione con i nostri amici della Casa Famiglia e della Clinica ma non c’è nulla come sedersi insieme intorno a un tavolo, guardarsi negli occhi e lavorare insieme.

Oltre a questo, sono andati visitare “vecchi” amici: soprattutto per Maria, che mancava dall’Africa da più tempo, è stata una bellissima occasione per rivedere i bambini (alcuni, ora quasi ragazzi) che abbiamo accolto in Italia. Via whatsapp Fabio e Maria ci hanno mandato tante foto…  in molti casi i “nostri” piccoli sono cambiati così tanto che stentiamo a riconoscerli.

Al rientro in Italia hanno portato con sé Arcangelo, magro e sorridente, che ha affrontato il viaggio con coraggio e fiducia. Fatto il pieno di affetto con la famiglia di accoglienza, è stato ricoverato e operato con successo all’Ospedale di Bergamo e ora sta vivendo una convalescenza tranquilla.

E ad agosto? A inizio mese Oscar, di passaggio in Italia, ha riaccompagnato a casa Quintino; dopo Ferragosto Barbara e Letizia sono partite per Bissau con Djabu e Marinho mentre Saido ritornerà in Africa a fine ottobre insieme ad Arcangelo.

A Bissau, le nostre due volontarie hanno fatto il punto della situazione sul progetto Cardiopatici insieme ai medici. Anche se ormai insieme all’associazione amica “Voci e Volti” abbiamo già accolto 40 bambini in 5 anni (ed entro la fine del 2017 il numero è destinato ad aumentare ancora), man mano scopriamo aspetti da affinare e punti da migliorare. Per ogni bimbo che riusciamo a portare in Italia è necessaria tanta organizzazione unita a pazienza, entusiasmo e ma anche prontezza di spirito per risolvere gli imprevisti. Ed è proprio analizzando e facendo tesoro degli imprevisti che impariamo come rendere più facile ed efficace l’importante percorso che i bimbi affrontano con noi.

Come vedete, neppure in estate smettiamo di fare “Kibinti”…

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